La decisione del Consiglio dei Ministri è quella di far chiamare Giorgia Meloni presidente. La reazione del web è impazzata.
Può sembrare affar da poco, ma così non pare, date le tantissime persone che si stanno affacciando alla questione. Il marchio di persona vicina al mondo del maschilismo, del patriarcato e distante dal femminismo puro sembra difficile da esser tolto. Specie se, poi, ogni qualvolta il governo si espone, lo fa mettendo a nudo tutte le sue ideologie conservatrici.
Il Consiglio dei Ministri ha emesso una nota, diretta a “tutti i ministeri”, con l’intento di fare chiarezza sulla questione dell’appellativo da utilizzare per poter chiamare Giorgia Meloni. La questione, però, non sembra fermarsi qua, dato che parte del web e dell’opposizione sta esprimendo tutta la sua disapprovazione in merito.
Giorgia Meloni e l’appellativo di presidente
Di recente, anche il deputato e leader di Italia Viva Matteo Renzi aveva affermato di voler chiamare la leader di Fratelli d’Italia “la presidente”. Questa questione è emersa alla luce del fatto che è la prima volta nel nostro paese che una donna riesce a ricoprire una carica così alta.
Skytg24 si è, invece, appellato alla scienza della lingua italiana, andando a scomodare niente e di meno che l’Accademia della Crusca. La più antica istituzione linguistica riconosciuta al mondo, rappresentata dal suo presidente Claudio Marazzini, ha emesso il suo verdetto.
“I titoli detti al femminile sono segno di progressismo, al contrario, si è più tradizionali”, ha affermato Marazzini. “Ognuno, comunque, ha il diritto di fare la sua scelta”, ha poi voluto chiarire.
La nota ufficiale del Consiglio dei Ministri in merito a Giorgia Meloni
Quello che è pervenuto ai ministeri è un atto ufficiale che sta ad indicare la volontà della presidentessa Meloni di voler firmare con l’appellativo “il presidente”. Inoltre, è stato anche richiesto ai ministeri di esporsi chiamandola proprio come lei e il Consiglio dei Ministri hanno voluto indicare. Nulla di strano, può sembrare, ma l’opposizione in questo senso si è fatta più accanita che mai, riempendo il web di critiche.
Dalla deputata Laura Boldrini, fino alla testata Il Domani, sono tantissimi i personaggi che si sono schierati contro questa scelta. Anzi, i dirigenti di quest’ultimo giornale hanno anche affermato che continueranno a chiamarla “la presidente”. Posizioni nette, contrastanti e favorevoli, che stanno ad indicare le parti più all’avanguardia e quelle più retrograde. E tu? Da che parte stai?