Nella formazione titolare del Milan nel match in casa del Torino spunta il nome di Origi. De Katelaere non convince Pioli.
Il match di questa sera ha una valenza determinante per il proseguo del campionato. La squadra con lo scudetto al petto vuole provare a confermarsi, ma per seguire le orme di un mostruoso Napoli servono dei numeri eclatanti. Eppure, la squadra rossonera sembra l’unica in grado a seguire la scia della capolista e le scelte del tecnico risulteranno determinanti per un risultato che possa accontentare i tifosi.
In campo vedremo Origi, scelto come pedina fondamentale dell’attacco del Milan. Mister Pioli ha deciso di far riposare un Giroud apparso stanco nelle ultime gare, vista l’età che obbliga a una gestione idonea delle sue prestazioni. Per quanto riguarda De Katelaere, invece, nulla da fare. L’ambiente sembra non aver apprezzato i suoi atteggiamenti in campo e così sembra pensarla anche il suo coach.
Origi in Torino-Milan
La partita valida per la dodicesima giornata di Serie A mette alla prova la squadra milanese, chiamata a mostrare continuità nei suoi risultati. Il ritmo della capolista sembra difficilissimo da seguire, ma il Milan si gioca tutte le sue opportunità in questa importante sfida. Il match di Champions League di mercoledì 2, alle ore 21, è fondamentale per il passaggio del girone. Tenere i giocatori concentrati, quindi, sarà difficile.
In effetti, la squadra austriaca non scherza, dato che nel suo campionato sta tenendo botta allo Sturm Graz. Anche il Torino necessita di punti, vista la brutta posizione in classifica. La squadra torinese si affida ancora al fantasista Miranchuck, mentre Pioli ha deciso di dare spazio a Origi.
Origi sì, De katelaere no
La scelta del tecnico milanista va a sconvolgere le idee di attacco scelte nelle prime gare della stagione. Quello che sembrava essere un punto fermo della trequarti rossonera sta divenendo sempre di più un rebus. De Katelaere, infatti, sembra non convincere nessuno, neanche mister Pioli, che ha deciso di farlo sedere nuovamente in panchina.
Il ragazzo sembra troppo acerbo e i 30 milioni spesi in estate sembrano essere sempre più un investimento a lunghissimo termine. Storia diversa quella di Origi, che comunque ha saputo farsi apprezzare in vari match. Le sue reti hanno fatto pensare alla possibilità di essere il naturale sostituto di Giroud. Vista l’età di quest’ultimo, molto probabilmente, vedremo spesso questa scelta da parte di Pioli.