E’ accaduto nel Veneto: ci troviamo a Mestre con il solito giochino dell’sms: ‘Abbiamo rilevato un accesso anomalo sul tuo conto’. Quante volte abbiamo ricevuto questi messaggi anche tramite mail, e nuovavenezia.gelocal.it, racconta della vicenda di un dipendente di banca a cui sono stati sottrati circa 60 mila euro tramite numerose transazioni.
Adico, associazione dei consumatori, racconta tutti i dettagli della truffa al dipendente della banca: «Il dipendente riceve un sms sulla chat stessa di banca Intesa che recita così: “Abbiamo rilevato un accesso anomalo nel suo conto, verifica qui”. A questo punto, l’uomo clicca sul link indicato nel messaggio e poi viene indirizzato in una pagina internet del tutto riconducibile a quella di banca Intesa. Poi viene contattato dal sedicente operatore che lo invita ad effettuare alcune operazioni di verifica, confermate poi via sms con la comunicazione degli storni effettuati per eliminare le transazioni sospette».
«Tra le vittime ci sono dipendenti di banca, professionisti di vario genere, come commercialisti o avvocati, addirittura un ex sindaco. Questa frode sta spopolando da due anni e ci casca chiunque a meno che il messaggio non arrivi a chi non è correntista di quel determinato istituto di credito. Noi, dunque, chiederemo il rimborso totale della cifra sottratta perché tutto ruota attorno alle falle dei sistemi di sicurezza che non possono permettere questi clamorosi raggiri», chiude il presidente di Adico.
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