La Juve di Allegri continua la sua cavalcata ma il tecnico livornese è bersaglio di numerose critiche: Caressa è intervenuto in suo “soccorso”. Ecco le sue parole.
La Juventus dopo aver incassato il quinto clean sheet consecutivo, con quinta vittoria di fila, si gode il suo quarto posto in attesa della sfida di domani contro la Lazio. I biancocelesti, attualmente, sono al secondo posto: nel caso in cui La Vecchia Signora dovesse riuscire a nel colpaccio dello Stadium, la scavalcherebbe. In quel caso dipenderebbe tutto dall’esito di Milan-Fiorentina. Se i rossoneri dovessero perdere qualche altro punto per strada, la Juve concluderebbe clamorosamente il 2023 al secondo posto. Nonostante ciò, Allegri è stato, e continua ad essere, subissato dalle critiche. C’è, tuttavia, chi ha preso le sue difese: si tratta del giornalista Fabio Caressa.
Caressa: “Piaccia o non piaccia ma la Juve è quarta”
Fabio Caressa ha espresso parole di stima nei confronti del tecnico della Juventus, difendendolo dalle critiche mosse nei suoi riguardi nell’ultimo periodo. Ecco cosa ha detto: “La Juve di Allegri è rientrata in zona Champions. Adesso a gennaio riavrà dei giocatori importanti. Adesso vorrei sentire dei commenti obiettivi e non di parte, come quelli che ho sentito nell’ultimo periodo. Noi siamo, e facciamo, i commentatori di ciò che vediamo. Non facciamo i filosofi sul nostro modo di vedere il calcio, che poi è una c*****a, perché il calcio è tante cose diverse e non una cosa sola. Questo, che piaccia o no, è un tipo di calcio. Un tipo di calcio diverso, che in alcuni casi può essere più o meno produttivo, però la Juventus e lì, in zona Champions League.”
Il giornalista ha continuato: “Adesso quali sono i commenti sulla Juve? Gli stessi di prima? È una squadra che non gioca? Tutti questi fenomeni che dovevano aiutarla a crescere, e che andati via e sono scomparsi, sono il passato. Adesso ci sono altri giocatori interessanti che sono cresciuti con Allegri” .
Infine ha concluso, lanciando una frecciata a chi ha fatto in questo periodo valutazioni non obiettive, e quindi a suo avviso poco professionali: “Il gusto personale va bene ma l’analisi deve essere scientifica, perché noi facciamo questo mestiere seriamente e oggettivamente”.