Maxi-recupero, clamoroso rifiuto: un campionato non lo farà

Il maxi-recupero è diventato un tormentone del Mondiale in Qatar, ma su tale metodo bisogna registrare un clamoro rifiuto.

Nella giornata di oggi è cominciata la seconda giornata della fase a gironi della Coppa del Mondo, ma in Qatar ci sono state già tante sorprese. La prima è arrivata ‘grazie’ all’Argentina di Messi che, incredibilmente, ha perso con il risultato di 1-2 contro l’Arabia Saudita. 

Infantino con Collina
Infantino con Collina (LaPresse)

Un’altra sorpresa è stato il ko della Germania contro il Giappone. Anche quest’oggi ci sono stati dei risultati che hanno spiazzato un po’ tutti, ovvero la vittoria dell’Iran sul Galles ed il pareggio dell’Olanda per 1-1 contro l’Ecuador. A concludere il programma è la partita Inghilterra-Stati Uniti, la quale è cominciata da pochissimo. Gli inglesi sono sicuramente favoriti, ma dovranno stare comunque attenti al gruppo guidato da Gregg Berhalter.

Questi primi giorni del Mondiale, oltre alla questione dei diritti civili non rispettati in Qatar, sono stati comunque contraddistinti dai maxi-recupero dati sia a fine primo tempo che al termine della gara. Questa novità è data soprattutto per evitare le continue perdite di tempo che si vedono ormai in ogni partita. Tuttavia, proprio su questa scelta di far prolungare le partite, è arrivato un clamoroso rifiuto. 

Galles-Iran
Galles-Iran (LaPresse)

Mondiali, la Premier League dice di no ai maxi-recuperi

Secondo quanto riportato dal ‘Daily Mail’, infatti, la Premier League ha deciso di non introdurre questi maxi-recuperi. I giocatori del campionato inglese hanno accolto positivamente, visto che hanno espresso più di qualche dubbio per il fatto che le partite possano arrivare anche a 120 minuti. L’Italia, invece, sarebbe disposta ad introdurre il maxi-recupero a partire già dalla ripresa del campionato.

Questo metodo sta facendo molto discutere in tutti i paese. Anche se l’intento della FIFA, come scritto dal ‘Daily Mail’ è quello di riuscire a portare un tempo effettivo di gioco vicino ai 60 minuti indicati dalla proposta bocciata dall’IFAB.

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