Schumacher e Zanardi, due dei cognomi più riconoscibili del Motorsport sono accomunati da una doppia bomba: i tifosi sono rimasti senza parole
Il fenomeno tedesco e il fratello Ralf hanno condiviso parte della proprio carriera con Alex, in una Formula 1 completamente diversa rispetto a quella attuale. I trascorsi alla Williams di questi ultimi due sono pagine indelebili della storia di questo sport.
Purtroppo per Alex Zanardi e Michael Schumacher il destino ha riservato un passato glorioso e un presente complesso. Entrambi i piloti, dopo aver scritto pagine memorabili a bordo di monoposto di F1 o IndyCar, sono stati costretti a fare i conti con incidenti traumatici, che hanno impattato in modo significativo sulla loro salute attuale. Michael Schumacher viene sempre sostenuto dalla famiglia, in primis la moglie Corinna, nella propria villa in Svizzera. Stesso discorso vale anche per Alex, sostenuto dalla compagna Daniela Manni, nella loro residenza a Noventa Padovana.
Purtroppo delle loro imprese in pista resta solo il ricordo, anche per questioni anagrafiche. Zanardi ha saputo imporsi negli Stati Uniti, diventando uno dei principali volti della Formula CART, mentre su Schumi c’è davvero poco da aggiungere, se non che sia stato il più grande pilota della storia della F1 assieme ad Ayrton Senna.
La stagione 1999 della Williams in F1: Zanardi e Schumacher compagni di squadra
Eppure c’è stato un anno in cui il destino dei nomi Zanardi e Schumacher si è intrecciato. Non con Michael ma con Ralf, Alex ha avuto a che fare nel 1999. Dopo essere rientrato nel Circus dalla porta principale grazie ai successi oltre oceano, Zanardi venne affiancato a Ralf Schumacher a bordo della Williams. La scuderia inglese aveva dominato negli anni precedenti (fino al 1997), ma nell’ultimo periodo stava perdendo smalto. Era il periodo della McLaren Mercedes di Hakkinen e Coulthard e della Ferrari del Kaiser, pronta ad aprire il ciclo più vincente della storia.
Con la famigerata FW21, la Williams provò il riscatto nel campionato ’99, tuttavia senza riuscire nel proprio intento. La monoposto disegnata da Gavin Fisher e Geoff Willis, sotto la direzione di Patrick Head, presentava soluzioni tecniche interessanti ma un motore poco potente e mediamente più pesante della concorrenza.
Alla fine solo Ralf Schumacher ottenne 35 punti, trascinando la squadra al 5° posto nel Costruttori, mentre per Zanardi ci fu solo qualche piazzamento tra i primi 10 e molti ritiri, senza la conquista di nemmeno un punto.
