Berlusconi, imputato al processo Ruby Ter, scrive ai giudici, ritenendo inaccettabile la decisione presa.
Silvio Berlusconi scrive ai giudici del processo Ruby Ter. Lo fa per rispondere alla richiesta incassata, a suo dire inaccettabile. “Tutto ciò appare al di fuori di ogni logica – afferma il leader di Forza Italia – ed è una richiesta del tutto incongrua rispetto alla mia storia e al mio presente”. Questa la risposta al al presidente della settima sezione penale di Milano, Mirko Tremolada, davanti al quale è in corso il processo Ruby ter. “Uno stravolgimento della realtà”, prosegue Berlusconi, che mette l’accento così ad una richiesta molto pesante.
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“L’ipotesi di sottopormi ad una ampia ed illimitata perizia psichiatrica da parte del Tribunale – si legge nella nota del Cavaliere – dimostra, per ciò che ho fatto nella vita in molteplici settori fra cui l’imprenditoria, lo sport e la politica, un evidente ed incredibile stravolgimento della realtà nell’ambito di questo ingiusto processo. Non accetto tale decisione, che è lesiva della mia storia e della mia onorabilità”. Il processo andrà avanti quindi senza di lui. “Pur nella persistenza del suo attuale stato di defedazione – si legge nella nota degli avvocati – Berlusconi acconsente, suo malgrado, alla prosecuzione del dibattimento in sua assenza”.