Referendum Cannabis, numeri da record in pochi giorni

Sono passati pochi giorni dall’inizio della raccolta firme per il referendum sulla cannabis eppure i numeri sono già da record.

Una pianta di cannabis (screenshot youtube)
Una pianta di cannabis (screenshot youtube)

Sono passati solo pochi giorni dall’inizio della raccolta firme per il referendum abrogativo a favore della legalizzazione della cannabis eppure i numeri registrati sono già da record.

La raccolta firme che si è tenuta e continuerà ad essere attiva, solo online, sul sito referendumcannabis.it, è iniziata lo scorso 11 settembre dopo essere stato depositato, presso la Corte di Cassazione da un gruppo di professionisti da sempre contro il proibizionismo. Alla proposta hanno partecipato anche rappresentanti di partiti politici come: +Europa, Possibile, Radicali italiani, Sinistra Italiana, Rifondazione comunista.

Referendum Cannabis: ecco la cifra record di firme raggiunta in pochi giorni

Mezzo milione di firme per il referendum abrogativo che permetterà la legalizzazione della cannabis. Si tratta di una cifra record che permetterà a milioni di italiani di andare al voto nella primavera del 2022. 

I numeri parlano chiaro insomma, soprattutto se si considera che solo nelle prime 24 ore dell’11 settembre, data in cui è stata aperta la raccolta firme online, sono state raccolte più di 100 mila firme che, in pochi giorni hanno raggiunto la soglia stabilita delle 500 mila. 

Quali sono i vantaggi della legalizzazione della cannabis in Italia?

I temi sui quali i sostenitori del referendum puntano sono svariati. Si parte dalla salute, in quanto la cannabis può essere somministrata per scopi medici per determinate categorie di malati. Ma ci sarebbero vantaggi anche per la giustizia e la lotta al narcotraffico.

Un altro aspetto che evidenziano i sostenitori è quello del guadagno che ne trarrebbe lo Stato: secondo uno studio del professor Marco Rossi, dell’Università Sapienza di Roma, la legalizzazione porterebbe nelle casse dello Stato fino a sette miliardi di euro l’anno e circa 35 mila nuovi posti di lavoro. 

 

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