Il premier Draghi ha firmato il dpcm sui dipendenti statali. Ecco cosa prevede il provvedimento proposto dal ministro Brunetta.
Il premier Draghi ha firmato il dpcm sui dipendenti statali. Nella giornata di venerdì 24 settembre 2021 il presidente del Consiglio ha messo nero su bianco la proposta del ministro Brunetta di far ritornare tutti i dipendenti in ufficio dal 15 ottobre nel rispetto delle regole anti-Covid.
Il lavoro agile, quindi, diventa non più un obbligo, ma ritorna ad essere una eccezione almeno fino a quando non ci sarà la legge dedicata allo smart working. Su questo tema il ministro Brunetta ha già avviato i contatti con i sindacati ed entro la fine del prossimo mese dovrebbe arrivare la proposta definitiva. Si tratta di un passaggio fondamentale per regolare questa modalità che in pandemia ha sicuramente avuto dei vantaggi, ma allo stesso tempo messo in evidenza delle lacune che devono essere superate nel giro di qualche mese.
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In aumento le vaccinazioni
Il ritorno in ufficio con l’obbligo di Green Pass ha portato il nostro Paese a segnare una nuova accelerazione per quanto riguarda le prime dosi. I numeri sono in crescita ed entro qualche giorno si potrebbe raggiungere quell’80%, percentuale che prima della variante Delta poteva servire per avere l’immunità di società.
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Ora il traguardo si è spostato intorno al 90% e per questo motivo ci aspettiamo ancora qualche settimana prima di tirare un sospiro di sollievo ed iniziare a parlare di fine pandemia in Italia. Una ulteriore accelerazione per il ritorno alla normalità potrebbe arrivare entro la fine dell’anno con la vaccinazione dei bambini under 12. L’Ema ha assicurato che su questo tema si pronuncerà entro i primi giorni di ottobre. Poi toccherà all’Ue e all’Aifa e, infine, il commissario Figliuolo dovrà rendere il noto per la somministrazione anche dei più piccoli con le dosi di Pfizer e Moderna.
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