Nuoro, una ditta di sanificazione finisce nei guai: sono state rilevate delle tracce di acqua negli ospedali e negli edifici. Pochissime, invece, le percentuali di disinfettante. A riportare questa notizia è il sito ‘TgCom24’
Ci troviamo in Sardegna, precisamente a Nuoro, dove una ditta di sanificazione è finita sotto inchiesta dalla Procura di Lanuesi. Avevano vinto una gara di appalto per aggiudicarsi la sanificazione dell’ospedale e della guardia medica durante la pandemia da Covid (da marzo 2020 fino alla fine dello stesso anno). Fino a qui nulla di strano, se non fosse per il fatto che utilizzavano acqua. Sì, avete letto bene. Niente detergenti e né sanificatori. Se andava bene usavano una piccola percentuale di disinfettante, ovviamente non sufficiente per poter eliminare batteri ed altro.
Una notizia che ha sconvolto tutta la cittadina e la regione. Sette persone sono finite nei guai. Le accuse sono molto gravi: si parla di inadempimento in pubbliche forniture. A riportare il tutto sono stati gli stessi inquirenti che, dopo varie verifiche ed essersi accertati di quello che hanno dichiarato, hanno confermato che la ditta utilizzava solamente acqua per poter eliminare tracce di virus presenti nell’edificio.
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Nuoro, ditta sanificazione finisce nei guai: i nomi degli indagati
Come abbiamo riportato pocanzi sono sette le persone che rischiano seriamente. Si tratta di Salvatore Polizzi (37 anni), Sauro Piroddi (44), Marcello Orrù (36), Massimiliano Stocchino (41), Antonello Loi (28), Rossano Stocchino (47) e Mattia Farci (37). A scoprire che qualcosa non stesse andando per il verso giusto sono stati alcuni vertici dell’Asl che hanno subito informato i Nas di Sassari.
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Le novità, però, non finiscono qui: oltre ad utilizzare l’acqua adoperavano anche con un detergente diverso rispetto a quello che avrebbero dovuto usare. Si tratta di un prodotto molto più tossico e quindi al limite del pericoloso.
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