Il Cts pronto a dare ok alla riapertura delle discoteche: ecco tutte le regole, alcune delle quali destano perplessità.
Il momento tanto atteso dagli amanti delle discoteche, e soprattutto dai gestori, sembra essere arrivato. Il Cts ha dato infatti l’ok alle riaperture, con regole molto stringenti, che però consentiranno ai locali notturni di togliere i lucchetti alle porte. La notizia era molto attesa da una categoria di lavoratori che forse è la più colpita dalla restrizioni. Qualche indicazione però fa già discutere, perché sono molte le regole da osservare, alcune delle quali un po’ difficili da gestire.
Apertura discoteche: regole stringenti ma ok dal Cts
Aggiornate quindi le indicazioni dal Cts, che ha dato parere favorevole alla riapertura delle discoteche. Ci sono dei paletti però. Da rispettare almeno in una prima fase che ha il sapore della sperimentazione più che di un via libera definitivo. Al chiuso la capienza sarà limitata al 35%, mentre all’aperto al 50%. Servirà Green pass per accedere, e poi rispettare delle indicazioni ben precise all’interno dei locali da ballo.
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Il Cts ha infatti ribadito che “tali attività sono quelle fra le più elevate per la diffusione del virus”, per cui i numeri percentuali sulle persone da poter far entrare, sono da ritenersi validi solo in zona bianca. Sarà obbligatorio fornire i dati e il certificato verde per mantenere costante il tracciamento. Poi altre restrizioni. In primis il sistema di areazione senza riciclo d’aria e rispondente ai requisiti qualitativi specificati nei documenti di indirizzo Iss. Poi l’utilizzo di bicchieri monouso, diverse postazioni per igienizzare di frequente le mani e l’utilizzo della mascherina in tutti i momenti tranne in quello del ballo. Regole chiare, che necessitano però di costante controllo da parte dei gestori, che incassano una notizia buona solo in parte. In attesa di indicazioni che possano a breve alleggerire le limitazioni.
