Giorgia Meloni attacca la Lamorgese dopo le parole sull’attacco alla sede Cigl: si scatena il caos e il clima politico diventa rovente.
“C’era l’evidente rischio di una reazione violenta dei suoi sodali con degenerazione dell’ordine pubblico”. Le frasi della Lamorgese hanno generato il caos dopo gli scontri a Roma e gli attacchi ai sindacati. Ha risposto così alla domanda sul mancato fermo di Giuliano Castellino, sottoposto a Daspo, pur avendo a piazza del Popolo incitato la folla dal palco ad assaltare la sede del sindacato.
E la sua giustificazione sembra una toppa che a volte è peggio del buco. É così, perché evitare una azione, consentendone di fatto un’altra, non è una giustificazione che è piaciuta a Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha tuonato contro il ministro.
Attacco a Cigl, la Meloni tuona contro Lamorgese: “Strategia della tensione”
La confessione della Lamorgese è arrivata con una risposta chiara alla Question time della Camera. Una sorta di attacco “tollerato”, quello di Forza Nuova alla sede del sindacato. E la giustificazione, chiaramente, non è piaciuta. Le parole sul palco erano infatti il preludio ad una offensiva immediata, che è puntualmente arrivata, è stata consentita, e poi condannata.
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A Giorgia Meloni questo passaggio, e le parole della Lamorgese, non sono affatto piaciute. “Sapeva e non ha fatto nulla – ha riferito – e questa è strategia della tensione. Inaccettabile”. Salvini si è invece detto preoccupato della piega che sta prendendo lo scontro politico in Italia e ha chiesto a Draghi di “svelenire il clima”, per evitare guai maggiori. E intanto la giornata di domani diventa calda sul tema Green pass.