A Bologna scoperta un’altra “Villa inferno”: feste con droga e minorenni coinvolti nelle notti che ora sono al vaglio della Procura. I retroscena sono pesanti.
“Una nuova Villa Inferno”. É questa la voce comune a Bologna, che si è svegliata questa mattina con un’altra ferita. Dopo l’inchiesta sulle feste private, ne arriva quindi un’altra, che crea nuovamente sdegno e preoccupazione. Da mesi gli inquirenti erano sulle tracce di diverse persone, per capire cosa accedesse nella villa sui colli che accoglieva molte persone al suo interno. L’inchiesta è partita dopo il malore che colpì una ragazza, portata in ospedale d’urgenza dalla madre dopo una festa.
Furono quindi allertati i carabinieri, ed è nata una intensa attività di tracciamento e controlli a cellulari e computer. Ne è venuto fuori un quadro allarmante, che ha svelato cosa accadeva sui colli bolognesi.
Bologna, alla festa con la droga tanti minorenni: arrivano le denunce
A Bologna nei festini c’era la droga, documentata da video e intercettazioni. Ciò che pesa molto sull’inchiesta è però l’ipotesi che gli stupefacenti fossero utilizzati per chiedere in cambio favori sessuali. Se questa ipotesi trovasse conferme, l’inchiesta e le accuse sarebbero ben più gravi.
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Sono 5 le persone iscritte nel registro degli indagati, e oltre allo spaccio di droga, potrebbe configurarsi il reato di prostituzione minorile. Tra le ipotesi dei Carabinieri c’è infatti la ricostruzione di un giro molto più ampio di quello scoperto nella villa, che potrebbe allargare le testimonianze e di fatto anche l’indagine. In una città che per la seconda volta si trova costretta a fare i conti con una nuova “Villa Inferno”.