Ha ammesso tutto l’ex fidanzato della donna uccisa a Brescia: femminicidio brutale e confessione assurda. I numeri in Italia fanno paura.
Un delirio di gelosia per un omicidio fortemente voluto. Premeditato, messo in atto con una violenza brutale. L’ennesimo in un Italia che si inginocchia, un po’ perché al cospetto di una piaga che fa male, ma anche per chiedere perdono alle famiglie delle vittime di femminicidio. I numeri fanno paura, e con essi la brutalità degli assassini, mossi spesso da sentimenti di amore che si trasformano in odio.
Ciò che è accaduto nel bresciano deve far riflettere. Elena Casanova, la donna di 49 anni che ha perso la vita, è stata brutalmente uccisa a martellate. Ezio Galesi, l’ex fidanzato, lo avrebbe detto ai vicini, confessando poi quanto accaduto e chiedendo di allertare immediatamente i Carabinieri. Poi la confessione, impressionante per la lucidità con cui è avvenuto l’assurdo episodio di cronaca.
Femminicidio a Brescia, confessione raccapricciante: “Lo volevo davvero, l’ho colpita più volte”
La coppia non stava più insieme da più di un anno, e la donna, madre di una ragazza di 17 anni avuta da un primo matrimonio, ha pagato con la vita il rapporto terminato. Alla base del femminicidio a Brescia ci sono le consuete, tristi e inammissibili motivazioni. Che Ezio Galesi ha reso ai Carabinieri in una confessione raccapricciante.
“L’ho voluto – ha dichiarato, in quel momento la volevo uccidere. Ho usato questa violenza perché c’erano dei sentimenti, anzi no, ritratto e non voglio rispondere a questa domanda”. Parole ingiustificabili, e poi il racconto dell’omicidio. “L’ho incrociata in un negozio a Castegnato, poi la ho attesa sotto casa. L’ho colpita più volte alla testa con un martello”. Colpi che le sono stati fatali, in un femminicidio brutale che è il quarto di questo mese. Il numero 54 nel 2021, ad una assurda media di meno di uno alla settimana.