Si imbuca alla cerimonia del pallone d’oro restando nascosto per ben 26 ore nel bagno del Theatre du Chatelet di Parigi. Ecco come ha fatto.
Karim Benzema è il Pallone d’Oro 2022: trionfo che nessuno avrebbe potuto togliere al bomber del Real Madrid. Nell’ultima incredibile stagione, il francese ha vinto la Champions League da protagonista con la maglia dei Blancos.
Lunedì scorso il red carpet del Theatre du Chatelet di Parigi ha visto sfilare in passerella tanti campioni del calcio presente e passato, elegantissimi con le loro compagne o con altri familiari. Chiunque avrebbe fatto carte false per poter accedere a quel teatro.
L’imbucato sul red carpet del Pallone d’Oro
Qualcuno, che ha davvero fatto di tutto per imbucarsi nel teatro, alla fine ce l’ha fatta. Qualcuno che non poteva, e non doveva, stare in quel luogo alla fine è riuscito ad accedervi, documentando il tutto in un video che è su You Tube. Video che ha totalizzato circa 700mila visualizzazioni.
Si tratta di uno youtuber francese, membro dei Les Inachevés: il suo nome è Romain ed è riuscito infatti ad infiltrarsi lunedì nel Theatre du Chatelet, sede abituale della proclamazione del Pallone d’Oro. Una sfida che ha portato a compimento restando 26 ore nascosto nei bagni dell’edificio, il tutto filmato con telecamere nascoste e poi documentato nel video. Ma come ha fatto?
L’impresa
Gli yuotubers si erano recati al Theatre du Chatelet il giorno prima ad assistere ad uno spettacolo di danza. Sono entrati in quattro, ma quando sono usciti erano solo in tre: Romain, membo che è rimasto nel teatro, si è nascosto nei bagni. Da quel momento per lui è iniziata l’attesa. Attesa divenuta snervante ora dopo ora. Lunga e logorante è stata documentata con gli spezzoni di video in cui parla con a voce molto bassa e con espressione preoccupata. Alla fine, però, ce l’ha fatta ed è riuscito ad uscire fuori dal suo nascondiglio per assistere all’incoronazione di Benzema e degli altri premiati, eludendo la sicurezza. Non solo, il ragazzo era presente anche alla conferenza stampa di Mané, premiato con il Socrates Award. Insomma, una mission impossible portata a termine grazie all’audacia, e forse un po’ di fortuna.