Buone notizie nella lotta al Covid: il vaccino italiano protegge contro le varianti

Buone nuove sul fronte vaccino italiano prodotto dalle aziende farmaceutiche Takis e Rottapharm Biotech.

Il vaccino Covid-eVax, questo il nome del vaccino in questione, proteggerebbe anche dalle varianti.

Una ottima notizia nel momento storico in cui arrivano tante notizie inquietanti legate tanto alla variante indiana (o Delta) che ritarda le riaperture in Gran Bretagna quanto alla variante russa che ha portato al record dei contagi da dicembre.

Ma il vaccino Covid-eVax funzionerebbe anche contro le varianti, come indicato dagli esperimenti effettuati per le p rime due fasi della sperimentazione clinica su topi modificati in modo da avere lo stesso recettore Ace umano utilizzato dal virus per invadere le cellule.

I dati, presentati a un’importante rivista internazionale, sono disponibili sul sito BioRxiv, in attesa che il lavoro (frutto di una collaborazione internazionale tra l’Istituto Spallanzani, Istituto Regina Elena, Ingm e ospedale San Raffaele di Milano, l’università tedesca di Ulm e quella israeliana di Tel Aviv, il National Infection Service del britannico Public Health England) venga sottoposto al vaglio della comunità scientifica.

Vaccino Covid-eVax, un vaccino “differente”

A differenza degli altri vaccini, il Covid-eVax utilizza la tecnologia del Dna unita alla tecnica dell’elettroporazione che permette il passaggio del Dna nelle cellule attraverso brevi stimoli elettrici.

Una tecnica made in Italy anch’essa sviluppata grazie alla collaborazione con l’Igea di Carpi.

Inoltre, sottolineano le aziende che lo stanno sviluppando il vaccino tricolore offre di vantaggio di essere “economico, non ha bisogno di complesse formulazioni, può essere prodotto in larga scala e non ha necessità della catena del freddo”.

Vaccino Covid-eVax, i commenti degli addetti ai lavori

Come riportato dall’Ansa Matteo Iannacone, dell’Ospedale San Raffaele di Milano e docente dell’Università Vita-Salute, ha così commentato lo studio:

“I dati ottenuti nel modello di topo hACE2, che ha lo stesso recettore dell’uomo e sviluppa una patologia simile, mostrano la protezione dal virus e l’assenza di sintomi respiratori ed effetti clinici dovuti all’infezione da SarsCov2”.

Iannacone ha quindi sottolineato l’importanza di adeguati finanziamenti: “Mai come in questo momento storico abbiamo capito quanto sia importante la ricerca scientifica per combattere la pandemia ed altre malattie. In Italia abbiamo eccellenti scienziati con eccellenti idee e capacità che vanno opportunamente finanziate per rendere il Paese più competitivo”.

Fabio Palombo, direttore dell’Area Vaccini contro il cancro della Takis, ha quindi aggiunto: “Grazie a un finanziamento europeo competitivo, i risultati ottenuti nei topi sono stati confermati nel furetto, un modello molto usato per i virus respiratori e predittivo dell’efficacia dei vaccini”.

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