Europeo, Draghi contro la finale a Wembley: cambia la sede? Le parole del Premier e della Uefa

Mancano poco meno di venti giorni alla finale dell’Europeo 2020 ma c’è ancora qualche dubbio su quale sarà lo stadio che ospiterà l’ultima gara della competizione continentale, prevista per l’11 luglio alle 21.

La partita è in programma a Wembley, così come le due semifinali – in programma il 6 e il 7 luglio, ma a causa dell’aumento del numero crescente di casi di covid in Gran Bretagna c’è chi punta a far cambiare sede.

Tra di essi il nostro premier Mario Draghi.

Le sue parole, in tal senso, sono nette.

Al termine degli incontri bilaterali Italia-Germania, durante la conferenza stampa con la cancelliera tedesca Angela Merkel, ha sostanzialmente dichiarato: “Mi adopererò perché la finale non si giochi dove i contagi stanno aumentando rapidamente“.

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Nonostante le parole del Presdente del Consiglio, però, l’ipotesi appare remota.

E se da Downing Street (al 10 di Downing Street c’è la residenza del Primo Ministro inglese) non sono giunti commenti in merito, la UEFA ha diramato una nota ufficiale per smentire l’ipotesi: “La Uefa, la federazione inglese e le autorità inglesi stanno lavorando a stretto contatto con successo per organizzare le semifinali e la finale di Euro a Wembley e non ci sono piani per cambiare la sede di quelle partite”.

Per certo le polemiche proseguiranno, ché il numero di contagi non sembra destinato a diminuire (al momento l’aumento registrato è di 10.000 casi al giorno, per colpa della variante Delta).

Ma, alla fine, l’Inghilterra riuscirà ad ospitare la finale di questo travagliato europeo?

25 anni fa – quando ancora il Covid non era nemmeno ponderabile – la prima finale continentale a Wembley: in occasione di Euro 96 arrivarono a sfidarsi Germania e Repubblica Ceca, avversarie dell’Italia nel girone. In quell’occasione i tedeschi si imposero sui cechi in rimonta per 2-1 col golden gol di Bierhoff.

Chi ci sarà quest’anno?

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