Una vita da mediano
lavorando come Oriali
anni di fatica e botte e
vinci casomai i mondiali
cantava Luciano Ligabue in uno dei singoli estratti da Miss Mondo, album del 1999.
Icona di interismo, Oriali – da mediano – vinse il mondiale del 1982, oltre che due scudetti e due coppe Italia in nerazzurro.
Proprio nell’anno di Miss Mondo, il 4 giugno (dopo aver lasciato l’Inter nel 1983) Oriali è poi tornato in nerazzurro, come dirigente.
Viene nominato dal Presidente Massimo Moratti responsabile dell’area tecnica.
Anni di fatiche e dalla metà degli anni ’00 una serie di titoli: 5 scudetti, 3 coppe Italia, 3 Supercoppe italiane e – ciliegina sulla torta – la Champions League del 2010.
Per dissapori con Branca – spiegherà poi – giunge il suo secondo divorzio dal club nerazzurro.
Passano quindi meno di dieci anni e, in seguito all’approdo in panchina di Antonio Conte (che con Oriali ha condiviso una vita a centrocampo da giocatore e una esperienza assieme sulla panchina dell’Italia, quando il salentino era stato scelto come Ct da Tavecchio) Oriali torna a Milano – in quella che può essere considerata casa sua (d’altra parte, è anche nato a Como).
Durante questa nuova esperienza, stavolta nelle vesti di team manager (e che team manager: si chieda a Lautaro Martinez), arrivano una finale di Europa League e lo scudetto 2020-2021, il primo dopo oltre dieci anni.
Oriali è un vero e proprio amuleto per l’Inter ma nonostante ciò le strade sembrano destinate a separarsi nuovamente.
Lo annuncia anche il giornalista Alfio Musmarra, che segue le vicende nerazzurre su base quotidiana, con un apposito post su Instagram:
A certificare la veridicità delle parole di Musmarra un like a sorpresa, quello del Ct Roberto Mancini (che ha Oriali al proprio fianco dal suo approdo in Nazionale).
Al suo posto dovrebbe giungere un’altra storica bandiera come Riccardo Ferri (per lui 418 gare in nerazzurro, anche qualcuna in più di Oriali che ne ha giocate 398).
Per chiudere sempre con una citazione cantautoriale italiana, ricordiamo come certi amori non finiscono, fanno giri immensi…
E magari per Oriali in futuro si riapriranno le porte della Benamata.