Q&A #AskWHO on COVID-19 vaccines effectiveness https://t.co/FEdfOREhjn
— World Health Organization (WHO) (@WHO) June 30, 2021
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità avvisa tutti: è prevista una nuova ondata di decessi ed affollamento di persone in ospedale per il contagio da Covid-19, prima dell’autunno del 2021. Queste alcune parole del direttore generale dell’Oms, Hans Kluge, direttamente in conferenza stampa: “I casi di Coronavirus, purtroppo, iniziano ad aumentare giorno dopo giorno. In questi mesi c’è stato un calo di contagi, il rischio di una nuova ondata c’è“.
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Sempre l’Oms ha definito inaccettabile il fatto che in Europa solamente il 24% è immunizzato, mentre il 40% del personale sanitario è ancora senza protezione. In questi giorni i casi stanno nuovamente aumentando, grazie anche al diffondersi della variante Delta. Non solo: il restante 63% degli europei ancora deve ricevere la prima dose del vaccino.
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Oms lancia l’allarme, ma la situazione in Italia com’è?
La situazione in Italia, però, com’è? Secondo quanto riporta la Fondazione Gimbe (nella settimana che porta dal 23 al 29 giugno) c’è stata una diminuzione di casi (quasi 2000). I decessi sono gli stessi. Diminuiscono i positivi (52824 contro i 72964), le persone in isolamento domiciliare (50878 contro i 70313), ricoveri con sintomi (1676 contro i 2289) e le terapie intensive (270 vs 362).
🎥🔴 Watch LIVE as @hans_kluge and experts from WHO/Europe provide a situation update on #COVID19 in the European Region before answering questions from journalists https://t.co/3hBj0dn5Mj
— WHO/Europe (@WHO_Europe) July 1, 2021
Queste, invece, le dichiarazioni del Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta: “Da 15 settimane consecutive si registrano meno casi. Per evitare la diffusione della variante Delta bisogna che tornino in campo i servizi territoriali potenziando ‘contact racing’. screening alle frontiere, negli ospedali bisogna somministrare le seconde dosi agli over 60. Bisogna essere responsabili“.