Ddl Zan, oggi ci sarà il primo round al Senato: nel frattempo non sono mancate le frecciatine tra Matteo Renzi e Matteo Salvini contro Pd e M5S
Ddl Zan, primi round al Senato. C’è ‘Italia Viva‘ che ha chiesto di modificare il testo e la Lega che lancia una sfida al Pd, M5S e Leu. In che modo? Proponendo di votare per un testo condiviso. Il primo “gong” questa mattina alle ore 11, si cercherà di trovare un accordo contro i reati legati all’omofobia che da alcune settimane è fermo nella Commissione Giustizia. Alle 16:30 sarà il turno dell’Aula per la votazione della calendarizzazione della norma (per cercare di portare il testo in Aula il 13 luglio).
Il numero uno della Lega, Matteo Salvini, spera ancora in una modifica del testo e lancia un messaggio ai partiti (con la speranza di un testo senza ideologia, bavagli e bimbi coinvolti). Non mancano le frecciatine agli altri partiti, come il Pd accusato di opporsi. Salvini si riferisce ad un testo che: “possa aumentare le pene per chi discrimina due ragazzi o ragazze che si amano“.
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Non cambia idea ‘Italia Viva’ di Matteo Renzi che continua a chiedere di modificare il testo: “Ci troviamo di fronte ad una legge che verrebbe affossata dai voti segreti” (come ha detto alla Repubblica). Dello stesso parere anche Maria Elena Boschi: “Lega e Fratelli di Italia votino per quelle modifiche“. Lo stesso Renzi, in una diretta Facebook, ha aggiunto: “Dobbiamo portare a casa il risultato: se c’è violenza contro un ragazzo omosessuale, verrebbe punita più punita rispetto a oggi. C’è il rischio di andare alla conta e perdere“.
Sempre per Italia Viva, il termine “Identità di genere” deve essere tolto. Non solo: più scelta agli istituti per quanto riguarda le iniziative contro l’omofobia da svolgere in classe. Scelta condivisa anche dal sottosegretario Ivan Scalfarotto che, a ‘Radio Anch’io‘, ha dichiarato: “Bisogna approvare una legge giusta che ci consenta di dare risposte concrete“.
Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, ha ammesso che quella di Alessandro Zan non è un appello, ma un chiaro “no” alla loro proposta. Secondo lui questa legge non passerà mai, anzi: “Viene prima la tutela dei diritti di chi ogni giorno riceve minacce e violenza“.
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Zan e Letta: “Pd non chiederà mai voto segreto“
Di tutto altro parere Pd, M5S e Leu che accusano Iv di fare lo stesso gioco della destra. Come Alessandra Maiorino, senatrice della Commissione Giustizia, lancia una frecciatina a Renzi: “Se vuole salvare il ddl Zan deve dire ai suoi senatori di Iv di votarlo. Pare che debba accreditarsi gli occhi delle forze di destra“. Ci è andata giù pesante Monica Cirinnà: “La proposta di Renzi è un suicidio politico, l’Italia rischia di scivolare come l’Ungheria di Orban“.
Alessandro Zan: “Noi del Pd non chiederemo mai un voto segreto. Dire che la legge non passa è una bugia. Se prendiamo i senatori dei Gruppi che hanno votato noteremo che la maggioranza c’è. Renzi faccia uno scatto d’orgoglio“.
Enrico Letta, invece, a La7: “Il Pd non chiederà il voto segreto su nessun emendamento. Renzi e Salvini stanno facendo degli strani giochini. Questa legge Zan non vuole né Fdi né Lega. Coloro che vogliono questa legge l’hanno approvata alla Camera“.