Enrico Camelio intervista in esclusiva Stefano Montanari, fondatore di nanopatologie, che ha parlato ad Erfaina.it di diversi argomenti riguardanti il Covid-19 andando a commentare i tamponi ed i vaccini nati in seguito alla pandemia scoppiata più di un anno fa.
Stefano Montanari in esclusiva su tamponi e vaccini
Intervista esclusiva a Stefano Montanari ad Erfaina.it per parlare di vaccini, tamponi e temi inerenti il Covid-19: “Vaccinarsi? Ognuno deve poter fare quello che vuole. Se uno si vuole iniettare del gasolio, della nutella, lo faccia. Non deve chiedere il permesso a qualcuno. Non puoi obbligarmi ad iniettarmi qualcosa di cui non sai nulla. Tanto è vero che non funziona. Sono migliaia ormai i morti derivati da quei prodotti. Se qualcuno mi si avvicina con quella cosa che chiamano vaccino senza essere un vaccino è meglio che stia molto attento. Chi prende quell’intruglio chiamato vaccino garantisce solo la contagiosità. Un contatto di pelle con una persona ‘vaccinata’ vi infetta, lo dice lo stesso produttore. Il tampone? Non serve a nulla. Chi inventò il sistema lo disse a suo tempo. Lo stesso tampone fatto lo stesso giorno sulla stessa persona può dare un risultato diverso”.
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Montanari ha poi proseguito: “Se qualcuno avesse studiato un po’ di farmacologia prima saprebbe che il vaccino dovrebbe contenere il patogeno, cioè il generatore della malattia, cioè il virus, in minor quantità. Questa roba che c’è ora non contiene il virus. Chiamandolo vaccino sono immuni dal punto di vista civile e penale. Si tratta di una truffa legalizzata. Cosa avrei fatto contro il Covid? Non avrei fatto nulla. Si tratta di un’influenza blanda. Sgarbi? Lui farebbe molto bene a tacere, correrebbe meno rischi”.
Enrico Camelio