Novità importanti sull’uomo ucciso dall’assessore a Voghera: fonti vicine alla famiglia parlano di un Tso al quale sarebbe stato sottoposto. Adriatici intanto è accusato di “eccesso di legittima difesa”.
Youns el Boussetai, 39enne che ha perso la vita a causa di un proiettile partito dalla pistola dell’assessore Adriatici, avrebbe manifestato problemi psichici. Lo affermano fonti vicine alla famiglia, raccolte dall’AGI. Tanto da essere stato sottoposto a Tso tre settimane fa. I familiari infatti raccontano di problemi che si sarebbero acuiti durante il lockdown. El Boussetai aveva infatti moglie e figli in Marocco, il padre a Vercelli, la sorella, giunta ieri a Voghera, in Francia, e un fratello in Svizzera.
Lui invece aveva scelto Voghera, e sempre la famiglia afferma che lui stesso si sentiva a casa in piazza Meardo, con punti di riferimento in un luogo in cui era conosciuto da tutti. Tre settimane fa però, sarebbe stato sottoposto ad un Tso. Ed è un dato che sarà tenuto in considerazione nella indagine che prosegue sul colpo partito per mano dell’assessore Adriatici.
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Tso per l’uomo ucciso a Voghera: intanto proseguono le indagini sull’assessore Adriatici
Giovedì 22 luglio è prevista la richiesta sulla convalida della Procura di Pavia per l’arresto di Adriatici. L’assessore, che deteneva l’arma legalmente, è accusato di “eccesso colposo di legittima difesa”. Che potrebbe anche non determinare la richiesta di convalida degli arresti domiciliari. Il pm potrebbe infatti dare l’ok per il ritorno in liberta di Adriatici.
I nodi potrebbero essere sciolti dall’interrogatorio che dovrebbe essere fissato per giorno 23 luglio, ma intanto la famiglia si è affidata all’avvocato Debora Piazza, che non ha perso tempo. “L’autopsia sul corpo di Youns – ha dichiarato – è stata effettuata senza dare avviso alla famiglia, come sarebbe dovuto avvenire”.