Giustizia, la ministra Dadone: “Se la riforma non migliora, valutare con Conte le dimissioni dei ministri M5s”
Il Governo Draghi è alla prima vera prova del nove, al primo rischio. La riforma Cartabia, votata dal consiglio dei ministri quando nel Movimento c’era in corso la discussione accesa tra il leader in pectore Conte e il garante Grillo, sta facendo discutere. Rientrata la crisi tra i due 5s, Giuseppe Conte è tornato al suo posto e vuole rivedere la posizione precedentemente accordata con Grillo. Il Movimento, insomma, non ci sta più alla riforma Cartabia ma Draghi non ne vuole sapere. Il premier ha l’appoggio di quasi tutti i partiti ad esclusione di qualche lieve correzione chiesta anche dal Pd.
Il M5s minaccia il Governo
Oggi per la prima volta un esponente dei 5s, una ministra, ha parlato di crisi del governo Draghi: “Se è a rischio l’appoggio dei Cinque stelle al governo? Dipende quale sarà l’apertura sulle modifiche tecniche – ha dichiarato Dadone – l’obiettivo di tutti non è certo garantire le impunità in certi casi, ma velocizzare i processi”.
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Secondo il movimento la riforma non risolve la questione. “Ci aspettiamo una discussione costruttiva, vedremo le decisioni da prendere”, ha concluso la ministra alle politiche giovanili dei Dadone.
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Più cauto della ministra Dadone è Stefano Patuanelli, figura importante per i 5s in seno al governo Draghi. Patuanelli auspica un accordo della maggioranza con delle correzione della riforma Cartabia che ha trovato grosse critiche da buona parte della magistratura.