Roma, il flop della rivoluzione della raccolta dei rifiuti per i commercianti

Il flop della rivoluzione della raccolta dei rifiuti per i commercianti. Il piano messo in campo dalla sindaca Raggi non ha dato i frutti sperati.

Virginia Raggi (screenshot video YouTube)

Il flop della rivoluzione della raccolta dei rifiuti per i commercianti potrebbe condizionare (e non poco) la prossima tornata elettorale. Come riferito da RomaToday, il piano messo in campo da Virginia Raggi doveva rappresentare un traino per la raccolta differenziata, destinata, almeno in un primo momento, ad arrivare al 70% entro il 2021, ma che ancora resta al 46%. Numeri che non rispettano le aspettative dell’inquilina del Campidoglio e soprattutto confermano un sistema che non ha funzionato nonostante un bando da 131 milioni di euro.

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Un sistema che è stato messo in crisi anche dai furbetti della differenziata. Un’inchiesta de Le Iene ha portato alla luce giardinieri infedeli, furbetti di buoni pasto e netturbini sfaticati. In poche parole, attraverso il badge con il microchip confermavano l’avvenuta raccolta dei rifiuti, ma la spazzatura restava sui marciapiedi e davanti ai negozi chiusi. L’indagine ha portato a misure cautelari personali interdittive ed ha evidenziato un quadro complessivo davvero critico. Un passaggio che rischia di essere decisivo (in negativo) per la sindaca Raggi alla prossima tornata elettorale. L’inquilina del Campidoglio sperava con questo piano di dare una svolta all’emergenza rifiuti ed iniziare la rinascita. I problemi, però, sono stati diversi e il fallimento del piano sembra confermare sempre più difficile il secondo mandato per l’esponente pentastellata.

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