Denunciato un uomo insieme a 76 furbetti del reddito di cittadinanza: l’imprenditore voleva assumerlo, lui lo picchia. Fermati in 78.
“Non voglio essere assunto, così perdo il reddito di cittadinanza”, e giù le botte. Un uomo è stato denunciato dopo il caos scatenato all’interno di una azienda agricola. Dopo un periodo di prova stava per scattare l’assunzione, così come dovrebbe accadere. E invece il bracciate non voleva rinunciare al reddito di cittadinanza. E avrebbe preferito continuare a lavorare a nero. Dopo la proposta però, dai fatti si è passati subito alla violenza, e l’imprenditore è stato prima ricoperto da insulti e poi colpito con una serie di pugni. É scattata la denuncia. Per lui e per altri 77 furbetti del reddito di cittadinanza, dopo la ricostruzione dei fatti e le indagini.
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Picchia l’imprenditore per il reddito e parte l’indagine: 78 indagati, 750 mila euro di “buco”
L’imprenditore ha immediatamente denunciato l’accaduto, ed è partita una indagine che ha permesso ai militari di Agrigento e Sciacca di smascherare e denunciare 78 persone fra Porto Empedocle, Licata, Naro, Favara e proprio Agrigento. Emblematico il caso della violenza sull’imprenditore preso a pugni dopo aver proposto il contratto al bracciante di origine rumena che non voleva perdere il reddito.
Nell’ambito dell’inchiesta però sono state verificate le posizioni di una madre e figlia che lavoravano in pizzeria. Ma anche di diversi pregiudicati. Nelle indagini sono emersi 750 mila euro erogati a chi non ne aveva alcun diritto, e adesso l’Inps revocherà il reddito e recupererà le somme.