Gli anticorpi nel sangue possono predire il rischio contagio per i vaccinati, i risultati dello studio israeliano

Uno studio israeliano sul Covid ha evidenziato come gli anticorpi nel sangue possono predire il rischio contagio per i vaccinati.

Vaccino
Vaccino (screenshot video YouTube)

Uno studio israeliano sul Covid apre una nuova pagina per quanto riguarda la terza dose. Gli approfondimenti medici, effettuati su oltre diecimila operatori sanitari, hanno evidenziato come la presenza di anticorpi nel sangue possono predire il rischio contagio per i vaccinati e questo potrebbe consigliare una nuova somministrazione.

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Lo studio, come riportato dall’Ansa, è stato effettuato su operatori sanitari israeliani vaccinati con il ciclo completo. Di questi 39 erano stati contagiati anche dopo la seconda dose e per 22 positivi gli autori della ricerca sono stati in grado di fare delle misurazioni anticorpali effettuate il giorno in cui è risultato il tampone positivo e la settimana prima. Una ricerca che sembra aprire ad una nuova strada. “Lo studio – il commento di un immunologo dell’università di Sidney – è un passo importante nell’ulteriore convalida dell’uso del titolo di anticorpi neutralizzanti diretti contro il virus come un elemento correlato della protezione“. L’approfondimento medico continuerà nei prossimi giorni per provare ad avere delle certezze sulla possibilità della terza dose solo con la presenza degli anticorpi del sangue. E non si esclude che proprio Israele, che ha già dato il via libera alla terza somministrazione, possa aprire la strada a questa novità.

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