Ronaldo pronto a lasciare la Juve per il City: la trattativa è ormai praticamente chiusa e i bianconeri valutano 3 nomi per sostituirlo.
La Juve ha fretta. Irrigidita, furiosa, ferita dal comportamento del suo campione. In quel caldo luglio del 2018 Agnelli esultò per il colpo del secolo. L’affare partito in sordina fra i dubbi e quasi l’incredulità generale. E invece fu annunciato in pompa magna l’arrivo del numero 1. Una operazione clamorosa per i costi, per la grande concorrenza sbaragliata, che si è tradotta in due scudetti e tante delusioni Europee. Troppe per Ronaldo, forse anche per i bianconeri, che avevano ben altre aspettative. Ecco perché dopo tre anni quell’idillio si è rotto. Non sono volati gli stracci ma poco ci manca alla Continassa. Ronaldo ha svuotato l’armadietto, ha forzato la porta per uscire dallo spogliatoio. Simbolicamente certo, ma a conti fatti è andata così. Parto, resto, anzi rivado.
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Poi l’arrivo di Mendes, che senza offerte concrete in mano ha provato a convincere Cherubini e Agnelli a dare il via libera a zero al suo miglior cliente per portarlo in Premier. Non ci è riuscito, e poco importa, perché la cifra fra i 25 e i 30 milioni da investire non è molto per il City. Sara contento Guardiola? Forse no. Ronaldo non è proprio il calciatore più funzionale al suo gioco. Gli sceicchi invece si leccano i baffi. Al Psg è infatti arrivato Messi, e la risposta è in una trattativa con Cr7 che oggi si chiuderà. Forzata anche da un sorteggio Champions che vedrà contro le due proprietà che hanno stravolto il calcio in Europa.
E la Juve? Si è irrigidita. Vero. Ma non può stare a guardare e sonda il terreno. Icardi è il primo della lista, ma starà fermo un mese. Ci sarebbe Gabriel Jesus, ma Guardiola fa i capricci e non cede. Spazio quindi ai giovani. Da Kean, che Allegri stima, a Scamacca e Raspadori. Ecco questa sarebbe una notizia. Ripartire dai giovani italiani. In barba ai milioni e con in mano un insegnamento. Non serve il migliore di tutti per vincere. Nel calcio del denaro serve ben altro.