L’episodio che ha coinvolto Bassetti spinge l’infettivologo a lanciare l’allarme: “Serve aiuto dello stato, io le denunce non le conto più. Abbiamo paura”.
“Gridava che voleva uccidermi, e voleva che mi girassi per continuare ad insultarmi”. Il racconto di Matteo Bassetti al Corriere la Sera rende l’idea di quanto alcuni episodio stiano diventando frequenti e pericolosi nel nostro paese. Il tema è relativo ai vaccini, e i medici e virologi italiani in prima fila sono sempre più oggetto di pesanti minacce, che dai social si stanno tramutando in episodi ancora più gravi. “Ero appena tornato da una piccola vacanza con la famiglia, ed ero uscito per acquistare dei piccoli sigari che fumo di tanto in tanto. Quest’uomo mi ha seguito – racconta l’infettivologo – ma io ho tirato dritto per evitare problemi. Lui ha continuato ad offendermi e minacciare che mi avrebbe ucciso”.
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Poi Bassetti racconta il periodo che sta attraversando. L’episodio non è infatti isolato, e le denunce non si contano più. “É la settantesima che effettua il mio avvocato, e io sono sotto sorveglianza. Grazie a questa misura la Digos è intervenuta rapidamente nell’episodio dell’uomo che mi seguiva. Lo Stato deve intervenire, perché sono episodio pericolosi. Li promuovono 4 gatti, ma hanno molto seguito”. Bassetti però ci tiene a fare un distinguo. “Noi parliamo di No Vax, ma ci sono anche i No Green pass. Non si capisce da chi sono gestiti, ma non c’entra la politica. Lo slogan è andare contro, e il vaccino è l’obiettivo principale. Per me però è errato dargli visibilità”.