Luciano Spalletti arriva a Napoli con la fama di alcuni comportamenti passati in grado di metterlo al centro delle discussioni dai media. Ma è stato veramente così?
Quante volta abbiamo letto, Luciano Spalletti è un bravo allenatore, ha idee nuove, tatticamente è un luminare, ma, con il Toscano di Certaldo c’è sempre un grosso ma, lui non sa gestire i campioni, deve farsi sempre un nemico calciatore nello spogliatoio, è uno che gli da fastidio anche la sua ombra. Sarà vero?
Chiaramente le sua ultime esperienze con Roma e Inter inclusa le gestione di due giocatori importanti, anche per delle piazze calcisticamente complicate non ha facilitato il suo lavoro gestionale, ma una cosa è certa , per i famosi “comportamenti” che pretendeva dalle squadre, dai capitani Francesco Totti e Mauro Icardi, erano esclusivamente pretesi per il bene della squadra giallorossa, nerazzurra e per i loro tifosi.
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I due casi vanno assolutamente separati, Totti era a fine carriera, mito indiscusso per i tifosi della Roma, Francesco non voleva smettere, e tutto questo non ha facilitato il mister.Il ritorno di Spalletti alla Roma non è mai stato ricordato per il record di punti, ma perchè ha deciso di far smettere Totti, su l’Argentino vedi e ascolti Wanda Nara e da aggiungere c’è veramente poco.
Luciano Spalletti, la verità?
Ma la realtà è stata veramente così su Luciano Spalletti? Diciamo che la società della Roma voleva interrompere il rapporto con Francesco Totti, lo decise a settembre del suo ultimo anno, ma la comunicazione della società verso il giocatore non è mai stata chiara e diretta, e questo non ha aiutato Spalletti nelle scelte, nonostante questo il Mister non si è mai piegato, ha preteso da Totti gli stessi comportamenti che doveva avere tutta la rosa, no benefit, no privilegi per l’ex capitano “Tu caro Francesco sei come gli altri giocatori, mettitelo in testa” a torto o ragione questo disse Spalletti a Totti.
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Sia chiaro il tecnico avrà fatto i suoi errori, avrebbe potuto usare dei modi più morbidi, ma possiamo dirvi, per esempio che alcuni giocatori e dirigenti della Roma erano dalla sua parte , ma sono stati totalmente silenti, era più comodo mandare all’ammasso solo lui, diciamo che quando lui andava a controllare se i giocatori dormissero durante i ritiri, non era solamente dopo 15 minuti dalla buona notte, ma spesso i giocatori della Roma giocavano a carte fino alle quattro di mattina, pretendeva l’uso del cellulare misurato, senza figli e figliastri, perché per Spalletti le partite si vincono si con i giocatori forti, ma sopratutto nei comportamenti durante la settimana…
Aurelio De Laurentiis, ha voluto fortemente Luciano, ma anche dopo aver visto la fiction “Speravo de mori prima” lui ha chiesto a tanti addetti ai lavori, soprattutto a Trigoria, se veramente Spalletti, oltre ad essere un grande tecnico, era uno che vedeva gli asini che volavano… effettivamente dalla fiction il tecnico non ne esce molto bene, sembrava che lui si svegliasse la mattina, con il chiodi fisso di far fuori Totti dal mondo romanista.
Va però ricordato anche il suo incredibile valore tecnico all’interno del campo, tanto che Daniele De Rossi parlò di lui come uno dei migliori avuti in carriera. E l’ex centrocampista aveva avuto ha che fare con grandissimi allenatori come Antonio Conte tra gli altri.
Prossima puntata, forse sarà Lorenzo Insigne… Forse no.
Buona fortuna mister!
Enrico Camelio