A Milano il mistero del mostro-sirena. Il ritrovamento è avvenuto negli anni Ottanta e ci sono ancora diversi punti da chiarire.
Sono passati quasi quarant’anni dal ritrovamento del mostro-sirena a Milano e i punti da chiarire sono ancora diversi. A rinvenire nei sotterranei questo particolare creatura è stato Giorgio Terruzzi nei sotterranei del Museo di Storia Naturale, ma i punti da chiarire sono ancora diversi e continuano tutti gli accertamenti per studiare meglio la sirenetta e capire di più.
“Più sappiamo – ha detto Giorgio Bardelli ai microfoni del Corriere della Sera – più ci rendiamo conto che ci sono cose che non conosciamo“.
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Il mostro-sirena
Si hanno davvero poche informazioni sul mostro-sirena. I ricercatori hanno confermato che sono i dettagli a fare la differenza: capelli umani unghie di uccello e pinne di pesce. “Dalle radiografie – ha detto Bardelli – abbiamo scoperto che all’interno sono presenti una intelaiatura di legno e inserti di ferro mentre la parte più ampia del corpo è in cartapesta“.
Le informazioni sono davvero poche, ma questa ricerca ha confermato che si tratta di un falso. Non è ancora chiaro da quanto la creatura era presente a Milano, ma molto probabilmente è databile a prima della Seconda Guerra Mondiale e le informazioni riportano alla seconda metà dell’800 in Giappone quando questi fantocci appassionava collezionisti e pubblico del Vecchio Continente. E uno di questi potrebbe averlo portato in Italia anche se i punti da chiarire sono ancora diverse. Le ricerche, come detto, ancora continuano e sono diverse le cose da chiarire. Ma, come detto da Bardelli al Corriere della Sera, “ogni Museo ha i suoi scheletri nell’armadio” e quello della Storia Naturale di Milano è chiamato a risolvere in poco tempo quello del mostro-sirena, trovato negli anni ’80 nei seminterrati della struttura da Giorgio Terruzzi.
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