“Alle ultime elezioni ho votato la Lega”, l’Alessandro Zan che non ti aspetti

Un piccolo “dispetto” di Vittorio Feltri mette alla berlina Alessandro Zan il deputato padovano del Partito Democratico famoso per l’omonimo disegno di legge: da ragazzo votava Lega

Alessandro Zan Lega

Alessandro Zan, 48 anni il prossimo 4 ottobre, alla seconda legislatura da Deputato della Repubblica, eletto nel 2013 nelle liste di SEL e passato poi al PD, con passaggio nel Gruppo Misto, per sostenere il Governo Renzi da ragazzo votava per la Lega. Sembra assurdo ma è così.

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A rivelare i trascorsi leghisti del paladino dei Diritti della comunità LGBT è il quotidiano Libero che recupera una lettera della primavera del 1994 scritta dall’allora ventunenne Alessandro Zan a Vittorio Feltri al tempo direttore del L’Indipendente.

La lettera è sorprendente nei toni e nella sostanza. “Sono uno studente universitariospiega il Deputato PD, ex Sel ed ex gruppo misto per Renzifrequento il corso di Ingegneria delle Telecomunicazioni all’Università di Padova ed alle ultime elezioni politiche ho dato il mio voto alla Lega Nord”.

Alessandro Zan nel 1994 votava per la Lega

Zan entra nel dettaglio della sua scelta politica, abbattere il vecchio sistema partitocratico, avviare l’Italia verso il federalismo e soprattutto attaccare i “traditori” che lasciano la Lega di Bossi e Maroni per aderire ad Alleanza Nazionale, il partito antenato di Fratelli d’Italia.

Insomma un leghista bossiano a tutto tondo. Il percorso successivo di Zan è una virata a 360 gradi. Lo stesso Zan contatto da Libero per spiegare il suo cambio di orientamento racconta di aver aderito al movimento pacifista e da li ai Democratici di Sinistra poi confluiti con la Margherita nel Partito Democratico.

In quella lettera Zan sottolinea di aver visto in anticipo la virata a destra della Lega che a suo avviso “Oggi è diventata omofoba e razzista”. Una visione abbastanza singolare della realtà. Sarebbe divertente un confronto tra l’Alessandro Zan del 1994 e l’Alessandro Zan del disegno di legge. Chissà cosa si direbbero.

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