Funivia Mottarone, rapimento del piccolo Eitan: è stato indagato ufficialmente il nonno dell’unico sopravvissuto alla strage di pochi mesi fa accaduta in provincia di Torino
Sta facendo molto discutere il caso legato ad Eitan, l’unico sopravvissuto alla strage della ‘Funivia Mottarone’ dove morirono tutto il resto della sua famiglia ed altre dieci persone. Poche ore fa è arrivato l’allarme della zia che ha annunciato quello che nessuno si sarebbe mai aspettato: il nonno lo ha rapito e portato con sé in Israele. Smhuel Peleg, il nome del nonno, è stato indagato dal Tribunale di Pavia per sequestro di persona aggravato. Nel frattempo uno degli avvocati di sua zia Aya, è andato personalmente al Tribunale per parlare col giudice tutelare per “tutelare e attivare la Convenzione Internazionale dell’Aja“.
Cos’è? Si tratte del rientro in patria del minore presso l’affidatario e il Paese di residenza nei casi di sottrazione internazionale. Anche perché, lo stesso Tribunale, aveva deciso che a prendersi cura del bambino doveva essere proprio la zia dopo la morte dei suoi genitori. Non solo: esattamente un mese fa, l’11 agosto, si era deciso per il divieto di espatrio del piccolo. La zia è seriamente preoccupata per le condizioni fisiche e soprattutto psicologiche di suo nipote che è ancora sotto shock per quello che gli è accaduto.
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Eitan, il nonno: “Non l’ho rapito“
Nel frattempo il nonno, che è stato un ex militare israeliano, ha dichiarato di non aver assolutamente rapito suo nipote. Ha fatto tutto questo solamente per il suo bene.
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In questa vicenda si è espresso anche il governo di Israele che ha dichiarato: “Il bambino deve essere riportato in Italia” proprio perché è stato commesso un vero e proprio rapimento. Israele dovrà agire per restituire il piccolo alle autorità italiane.
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